lunedì 30 gennaio 2012

"Gruppo di famiglia in un interno" di Luchino Visconti

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lunedì 9 gennaio 2012

Recensione a Love, Jazz and Wine di Gloria Gaetano

Il vero protagonista di questo romanzo di Gloria Gaetano è il tempo.
Non è concepito come un flusso continuo, ma come una serie di episodi.
 Il tempo interiore della protagonista, Laura, differisce da quello esteriore per l'assenza di una cronologia. Seguendo i processi della mente la narrazione procede per antinomie: spostamenti in avanti e all'indietro nel tempo.
 Laura, ricercatrice di Scienze Sociali, innamorata di poesia e musica, ama scrivere. E' una donna con una dottria in più.  Si approccia al mondo con viva curiosità.
 Reduce da una relazione sentimentale recisa, a Istambul intercetta lo sguardo di Marc- Meshed. Marc è figlio di un diplomatico palestinese. E' sempre in viaggio, esposto a rischi per la sua incolumità. Sullo sfondo, campeggia il conflitto arabo-israeliano. Laura e Meshed, decidono consapevolmente di non condividere la quotidianità. 'L'amore non chiede catene, contratti, ma solo un filo di cui ognuno ha un capo'.
 Le loro esistenze scorrono parallele, quasi asintoticamente.
 Quando è sola, Laura rievoca le vicende della sua vita. Procede à rebours.
I viaggi, gli incontri con Meshed: Istambul. Sidi Bou Said. Napoli. Parigi. Barcellona.
Quando è sola, Laura scrive di alcune epifanie che illuminano momenti del passato (stream of consciouness).
La morte della nonna. Il rapporto conflittuale con il padre che riemerge in età adulta quando certi uomini la rimproverano - una ferita midollare.
Il linguaggio scelto da Gloria Gaetano è fluido nelle descrizioni oggettive, mentre tende  al lirismo per dar forma ai sentimenti. 'Non pensare, non muoverti, solo un metro più giù è la disperazione'.
Nel momento della paura, in Laura si attivano arcaiche zone corticali del cervello. Cambiano le sue percezioni.
Ha l'impressione che nell'immobilità risieda la salvezza. La sensazione di pericolo è materializzata: 'solo un metro più giù'.
Dunque, un romanzo complesso per struttura e scelta lessicale. Ma la vera maestria Gloria Gaetano la manifesta nel fatto che il lettore non percepisce affatto un' ostensione del suo lavoro.

Cecilia Testa

mercoledì 4 gennaio 2012